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giovedì, Marzo 28, 2024
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Pierluigi Vergara, neurochirurgo napoletano: primario più giovane d’Inghilterra

Pierluigi Vergara è un neurochirurgo di Acerra, un classico caso di "cervello in fuga" dall'Italia che tuttavia ci rende orgogliosi all'estero.

Qui avrebbe sprecato metà dei suoi anni per ottenere il posto che corrispondeva alle sue competenze, mentre a Londra, il neurochirurgo Pierluigi Vergara, 35 anni, è il primario più giovane del Regno Unito.

Pierluigi Vergara, neurochirurgo napoletano: primario più giovane d’Inghilterra

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Ad intervistarlo è stato il sito web vesuviolive.it che ha cercato di capire le ragioni che lo hanno spinto a trasferirsi in Inghilterra. Oggi, Pierluigi, è Consultat (equivale al nostro primario) a Cambridge, presso l’Addenbrooke’s Hospital. I suoi studi si specializzazione si sono conclusi a Napoli nel 2011, presso l’università degli studi di Napoli Federico II.

Durante la specializzazione le prime esperienze e tirocini sono avvenute proprio a Londra. Qui si è fatto subito notare per le sue abilità e gli inglesi non hanno certo perso tempo: in men che non si dica gli hanno proposto una Fellowship (una borsa di studio post-universitaria) a Cambridge. Qui, appena poco dopo la sua specializzazione, è diventato uno dei Consultat più giovani del regno unito.

Se fossi rimasto a Napoli a quest’ora è probabile che sarei ancora ad iniziare” dichiara Pierluigi Vergara. Solo a Londra ha avuto modo di fare più esperienze tanto che attualmente esegue circa 200 interventi l’anno e gestisce ambulatorie e liste operatorie. In più è lui ad insegnare agli specializzandi.

Secondo Vergare gli Inglesi sono molto più organizzati. Mentre in Italia esistono troppi centri che si occupano delle stesse patologie, in Inghilterra, l’organizzazione delle cliniche è totalmente differente e un giovane medico ha la possibilità di affrontare e studiare più patologie nello stesso centro.

Il motivo della sua “fuga” è però diverso. Le università di Napoli forniscono un’ottima formazione, forse la migliore in Europa, ma non consentono ai specializzandi di fare esperienza sul campo, necessaria per i per i chirurghi. Purtroppo questo è un altro classico esempio di “cervelli in fuga” all’estero, anche se Pierluigi a questo punto sembra essere davvero una persona speciale che ha abbracciato fino in fondo la missione di medico.

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