Un paragone azzardato dal quale la conduttrice di “8 e mezzo” Lilli Gruber ha subito preso le distanze. Carmine Castoro, scrittore affermato, ha paragonato la conduttrice dei salotti di Canale 5 all’Isis:
Dovremmo chiederci se ci terrorizza di più Barbara D’Urso o l’Isis, a me fa più paura la D’Urso […] È un paradosso mio ma è così: ci sono due polarità, da un lato c’è il massimo del sangue, della guerra, dell’odio, della violenza rappresentato dall’Isis […] e dall’altro lato abbiamo questa finzionalizzazione e futilizzazione del dolore […] che ci porta a quello che diceva Pierre Bourdieu negli anni ’90 cioè le tragedie senza legami, quindi se al dolore togliamo la filiera delle cause, della storia, della memoria, delle responsabilità e delle soluzioni noi abbiamo di fronte a noi un cinico trastullo che è quello al quale si dedicano con grande profitto tante trasmissioni e tanti conduttori.
I nipoti di Barbara D’Urso, figli della sorella, Fabiana, si sono imbattuti nel commento televisivo dello scrittore trovandosi a spiegare a suo figlio, di 11 anni, che la zia non ha nulla a che vedere con L’Isis:
Gli ho detto che proprio no, la zia non ha nulla a che vedere con i terroristi. È solo che quando sei una persona il cui nome è molto conosciuto capita che altre persone per invidia, per insicurezza o per paura di non riuscire nel loro lavoro, parlino male di te. Tutto qui.