
Una speranza in più per la cura del Coronavirus porta il nome di “Gabesato mesilato, si tratta di una molecole utilizzata per trattare la pancreatite acuta e pare valida per contrastare il covid-19. A tal proposito la dottoressa Annalisa Capuano, farmacologa clinica della Vanvitelli, sti aspettando l’autorizzazione dall’Aifa per sperimentare la molecola.
Pare che se somministrata entro 48 ore dai primi sintomi riesca a contrastare in maniera positiva le tre fasi del Coronavirus. A giungere a tale conclusione insieme alla farmacologa anche Giorgio Recagni, ordinario a Milano e presidente della Società italiana di Farmacologia. Ecco le dichiarazioni della dottoressa Capuano:
La prima fase è caratterizzata dalla viremia, quando il virus inizia a replicarsi e che, però, può decorrere in maniera favorevole. La seconda arriva se l’organismo non ce la fa a contrastare la replicazione virale, perché prima coinvolge i polmoni (con una polmonite bilaterale interstiziale), poi, l’infiammazione diventa più importante e si scatena la tempesta citochinica (processo infiammatorio innescato dal sistema immunitario).
La terza fase arriva quando la marcata infiammazione cui accennavo, inizia a causare alterazioni vascolari severe che, a loro volta, determinano fenomeni trombotici non solo a livello dei polmoni, occludendone gran parte dei piccoli vasi, ma anche coinvolgendo tutto il sistema microvascolare. A questo punto si instaura una condizione estremamente grave, la coagulazione intravasale disseminata.
La speranza del Gabesato mesilato è che vieti l’accesso al virus nelle cellule. Dopo l’ok dell’Aifa la Capuano potrà partire con la cura su 80 pazienti con la speranza di riuscire a contrastare la malattia.