È un prete di strada il nuovo arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia. Durante il pellegrinaggio, prima dell’insediamento, ha dato prova di essere dalla parte non solo della periferia, ma dei più deboli. Sulla pagina Facebook ufficiale della Cattedrale di Napoli, pubblicate le tappe. La prima presso Monache di Clausura Sacramentine nella chiesa San Giuseppe dei Ruffi per un momento di preghiera.
Dopodiché don Mimmo si è recato a Piscinola, quartiere della periferia a Nord di Napoli per far visita alla famiglia Della Corte, famiglia della vittima del vigilantes ANM ucciso con una spranga. Un dolore che questa famiglia ha perso saputo trasformare in un progetto di solidarietà, trasformando un luogo della zona limitrofa in un parco giochi per bambini.
L’arcivescovo si è poi recato presso i Camaldoli per far visita a E.D., una ragazza nigeriana arrivata in Italia nel 2016 dopo ripetute violenze. Qui ha scoperto di aver contratto l’AIDS, dopo un periodo di disperazione ha trovato conforto grazie all’accoglienza nella “Casa Famiglia Riario Sforza” della Caritas Diocesana di Napoli, gestita dalle Suore Vincenziane.
Non ha potuto fare a meno di far visita anche ad una famiglia in difficoltà che fanno parte di quegli operatori licenziati dalla Whirpool. E infine si è recato presso i “Figli di famiglia” associazione che opera nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
Don Mimmo nella zona dei Camaldoli ha incontrato E. D., una ragazza nigeriana arrivata in Italia nel 2016 dopo un lungo…
Posted by Chiesa di Napoli on Tuesday, February 2, 2021