Pubblicati sul “Clinical Cancer Research” dell’American Association for Cancer, i risultati della prima fase del vaccino contro il cancro al fegato che sembrano essere “interessanti e promettenti”. Come riporta il Corriere della Sera, nel 2018 fu vaccinato all’ospedale Pascale di Napoli, il primo paziente con Hepavac. Coinvolti nella sperimentazione altri istituti Italiani ed europei. I pazienti vaccinati sono 20 e 80 le persone arruolate durante la fase 1 della sperimentazione.
In una nota l”Irccs di Napoli sottolinea :
Segno inequivocabile che i ricercatori del Pascale avevano visto giusto e che la strada imboccata per sconfiggere il tumore al fegato è tutta in salita. […] Composto da 16 peptidi identificati nel corso del progetto, che rappresentano nuovi antigeni tumorali espressi specificamente da cellule tumorali del fegato, l’obiettivo finale di Hepavac – ricorda l’Istituto in una nota – è quello di indurre una risposta immunitaria nei pazienti nei confronti del tumore epatico per contenere lo sviluppo e la progressione della patologia, che poi significa ritardo della ricomparsa del tumore o, nella migliore delle ipotesi, assenza di ricomparsa del tumore. Gli effetti collaterali osservati nei pazienti vaccinati sono stati di minima entità. I risultati emersi dalla sperimentazione si possono definire pertanto estremamente interessanti e promettenti, e pongono le basi successive per continuare nello studio clinico su un numero maggiore di pazienti
L’immunologo Luigi Buonaguro, che coordina il team internazionale di ricercatori, parla di dati: “Questi dati aprono un possibile nuovo orizzonte terapeutico per il tumore del fegato, per il quale l’armamentario terapeutico è ancora molto limitato e che rappresenta la terza causa di mortalità per tumore al mondo.“