Settimo di nove figli, san Giuseppe Moscati, medico, fisiologo e accademico italiano, è stato canonizzato Santo per la sua strenua attività di cura dei più deboli, da Papa Giovanni Paolo II; oggi invece diventa anche il patrono del 118. Dopo aver raccolto oltre cinquemila firme durante il lockdown, è arrivata l’ufficialità. Il medico natio di Benevento ma cresciuto a Napoli, è ora ufficialmente il protettore di tutti gli operatori impegnati nel soccorso dei malati.
All’Ansa.it Mario Balzanelli, presidente della Società Italiana Sistema 118, spiega:
Era un sanitario, un medico, un ricercatore, un professore universitario, un laico, uno di noi. […] Viviamo un momento drammatico della nostra storia, a livello mondiale. Tragedie devastanti e tutt’ora in corso, quale quella della pandemia da Covid 19 e le numerose guerre, tra cui quella tra Russia e Ucraina, pongono al centro della nostra riflessione la priorità assoluta, irrinunciabile, di agire, uniti, come comunità umana, a tutela della vita. In questo senso, gli operatori tutti del Sistema dell’Emergenza, stanno fornendo, in Italia e ovunque, alto esempio di dedizione, di valore, di eroismo al servizio strenuo, più convinto e appassionato, della vita dell’uomo.
La convalida è arrivata dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti con comunicazione ufficiale della Cei. Balzanelli spiega: “Talvolta disumanizzata perché piegata alle logiche economiche, come poi emerso nella pandemia, volevamo proporre un punto di riferimento spirituale, vocazionale, per il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, sempre in prima linea.” Inoltre tra i progetti vi è anche la realizzazione di un nuovo film su san Giuseppe Moscati, oltre a quello già affidato all’interpretazione di Beppe Fiorello: “Ci piacerebbe che fossero raccontati gli ultimi momenti della sua vita che ha dedicato fino alla fine ai suoi pazienti morendo praticamente schiantato dalla fatica.”