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Il gioco dei due cavalli di Piazza del Plebiscito: perché non ci riesci mai?

Piazza del Plebiscito, una delle più grandi d’Italia e più famosi in Europa, nell’arco dei secoli ha subito numerosi cambiamenti in base ai monarchi che hanno governato Napoli che hanno cercato di migliorarla e ingrandirla.

Piazza del Plebiscito Napoli

Qui si svolgevano feste di piazza, e nelle sua “irregolarità” anche manifestazioni popolari grandiose e venivano installate le cosiddette “macchine da festa” innalzate periodicamente da grandi architetti. Famose sono quelle di Ferdinando Sanfelice e quelle di Francesco Maresca.

La posizione di Piazza del Plebiscito è di una bellezza unica. Confina con lo splendido palazzo reale, la splendida chiesa di San Francesco di Paola, dirimpettaia di Piazza Trieste e Trento e cosa che non guasta è che si trova vicina al mare. Tuttavia a partire dal ‘600, Piazza del Pebliscito, incomincia ad assumere una forma più armoniosa, soprattutto grazie alla costruzione del nuovo Palazzo Reale ad opera di Domenico Fontana. Ma fu solo col dominio dei francesi che la piazza fu liberata da tutti i suoi edifici religiosi che sembrava volessero soffocarla, facendo spazio dunque agli edifici di stato ad emiciclo dorico voluti da Gioacchino Murat ad opera di Leopoldo Laperuta.

Nonostante la grandezza e la bellezza della piazza, ciò che attira di più i turisti è il giochino dei due cavalli. Di fronte alla Basilica di San Francesco di Paola si trovano infatti due statue equestri: una raffigura Carlo di Borbone e l’altra Ferdinando I. Furono fatte realizzare da Antonio Canova per festeggiare il ritorno dei reali borbonici dopo la parentesi napoleonica, tra il 1816 e il 1822.

gioco dei due cavalli Piazza del Plebiscito Napoli

Ma cos’è il gioco dei cavalli di Piazza Plebiscito? E’ una vera e propria attrazione per i turisti che si accingono a visitare la piazza con una superfice di circa 25mila metri quadrati. Il gioco consiste nell’attraversare la piazza bendati per 170 metri cercando di passare al centro dei due cavalli. Sembra semplice, vero? In realtà è gioco più difficile mai provato prima.

Tuttavia c’è una spiegazione scientifica per la quale nessuno ci riesce. Prima della costruzione della Basilica la piazza aveva una forma irregolare, e ancora oggi è caratterizzata da una leggera pendenza della superficie che in qualche modo fa virare la persona bendata che puntualmente sbaglia traiettoria. Infatti quando la persona bendata apre gli occhi si stupisce sempre visto che si trova, ogni volta che prova a fare il gioco, in un punto totalmente diverso dalla piazza e lontano dai due cavalli. Inoltre, proprio la sensazione di vuoto, per via dell’ampiezza della piazza, che può disorientarci. In uno spazio ristretto, sicuramente sarebbe più facile riuscire nel gioco. Quindi l’unico alternativa è allenarsi e nel caso vi dovesse riuscire non dimenticate di esprimere un desiderio che sicuramente si avvererà visto la fortuna che avete avuto nel passare tra i due cavalli.

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