A Scampia, la Polizia Municipale di Napoli – U.O. Tutela Ambientale – ha eseguito un’operazione di contrasto alla contraffazione di detersivi.
Gli Agenti, nei mesi scorsi, hanno condotto indagini e sequestri di fabbriche della contraffazione a Ponticelli e a San Pietro a Patierno e, dalle informazioni assunte a seguito di tali indagini, si è potuto intercettare un soggetto pronto ad immettere sul mercato nuovi saponi contraffatti. Seguendo le tracce e le informazioni è stata eseguita un’operazione, nel punto in cui si stava per realizzare la vendita illecita.
Tale V.C., un giovane di 26 anni, è stato sorpreso in un locale seminterrato delle palazzine popolari di via Labriola nell’attività di vendita di merce, 600 litri di detersivo per lavatrice palesemente contraffatto, confezionato in circa 300 flaconi su cui erano stati riprodotti noti marchi, pronti per la vendita al dettaglio al prezzo variabile di euro 2,50/3,50 anziché di euro 5,00/6,00 di un rivenditore ufficiale.
Fermato il distributore, dalle ulteriori notizie acquisite si è potuto procedere anche nei confronti del produttore dei detersivi contraffatti. Diversamente dai precedenti casi, questa volta, al fine di eludere i controlli, anziché in un opificio il prodotto veniva realizzato in una abitazione al quarto piano di un normale condominio di Melito di Napoli con tanto di area laboratorio per la creazione dei saponi.
Al momento dell’accesso gli Agenti della Municipale, unitamente ai Militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione Scampia, hanno sorpreso tale V.B., quarantaduenne napoletano, mentre cercava di liberare la propria abitazione dai fusti di detersivo contraffatto. Occultati nel sottoscala sono stati rinvenuti 36 fusti e altri flaconi di Dash e Dixan pronti per la distribuzione.
La merce e le attrezzature sono state sequestrate e i responsabili denunciati alla A.G. per i per i reati di frode in commercio e contraffazione. Inoltre, nei locali a disposizione del venditore di Scampia, a seguito di ulteriore perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 1 quintale di fuochi pirotecnici illegali.
Sono state identificate e denunciate cinque persone: il distributore dei detersivi, il produttore dei detergenti contraffatti e i parenti che custodivano i prodotti in casa.