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sabato, Luglio 27, 2024
HomespettacoloNadia Toffa prende in prestito una frase di Massimo Troisi

Nadia Toffa prende in prestito una frase di Massimo Troisi

Nadia Toffa, la giornalista e iena di Canale 5, che negli ultimi tempi sta combattendo la propria battaglia contro il cancro e rendendo partecipi anche i suoi fan, questa mattina, nuovamente, ha dato uno spunto di riflessione sui social, rivolto ai fan, e stavolta ha preso in prestito le parole di un grande scrittore, attore e regista partenopeo, Massimo Troisi: “Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci“.

Da qui poi è partito ili suo buongiorno all’indomanza del riconoscimento della cittadinanza onoraria conferitole dal Comune di Taranto:

Buongiorno amici cari stamattina mi sono svegliata qui a Taranto e ho letto per caso questa frase del grande Massimo Troisi “sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci”. Mi fa riflettere. I fraintendimenti spesso nascono proprio dal fatto che non ascoltiamo con attenzione. Fraintendimenti che a volte durano anni. Ho assistito a silenzi decennali per questo. Incredibile ma vero. Persone che si sono private dell’affetto anche di famigliari per così tanto tempo. Che peccato,cosa ci spinge a non fare il primo passo? La supponenza? Pensandoci bene magari siamo stati noi i primi ad esprimerci in modo non chiaro. Che dite? Illuminatemi. Buona giornata a tutti e un abbraccio fortissimo. 


Una valida analisi quella di Nadia Toffa ed è stata così generosa da condividerla con il mondo intero. La giornalista non solo combatte questa sua battaglia personale, purtroppo, di tanto in tanto, deve far fronte a quegli haters della rete che disapprovano in maniera minacciosa il modo in cui condivide la propria malattia sui social. Non tutti potranno condividere il suo modo di fare ma ci sono tuttavia atteggiamenti più consoni per esprimere la propria opinione evitando beceri insulti.

A tal proposito Nadia Toffa, nei giorni scorsi ha pubblicato un altro post per chiarire la sua posizione nei confronti di coloro che l’accusano di spettacolarizzazione:

Magari fosse finzione; è invece solo una cruda e terribile realtà. A chi dice che faccio pubblicità alla chemioterapia rispondo “sì, e la faccio anche col sorriso dato che grazie alla scienza è l’unica cura che abbiamo insieme alla radioterapia per sconfiggere il cancro. Diffidate dai cialtroni e affidatevi alla medicina ufficiale. Il tutto aspettando con paura il prossimo controllo perché non è detto che le cure funzionino. Staremo a vedere. A chi mi vuole morta invece dico che c’è qualcuno molto più in alto di noi che decide per noi; e io rispetterò il Suo disegno per me, come chiunque altro. Viva la vita sempre! Con affetto infinito

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