San Gennaro ha compiuto nuovamente il miracolo. Al primo appuntamento annuale il santo patrono della città ha rinnovato il prodigio: il sangue si è liquefatto. La celebrazione è avvenuta all’interno del Duomo, è saltata invece la processione a causa del maltempo. Dall’altare, e tra le mani l’ampolla con la reliquia del santo, il cardinale Crescenzio Sepe ha colto l’occasione per rivolgere una preghiera alla piccola Noemi, la bambina di 4 anni ferita gravemente a seguito di una sparatoria avvenuta nel napoletano.
Napoli è: “Una città purtroppo tanto bella quanto martoriata […] Questi atti delittuosi, criminali che avvengono a ripetizione – ha aggiunto l’arcivescovo – sembrano quasi voler segnare con la cattiveria un cammino di civiltà che è proprio della nostra città“. Tuttavia “San Gennaro ha voluto mostrare ancora una volta che ci vuole bene, vuol bene a Napoli, a tutti noi“, ha detto il cardinale Sepe.
L’arcivescovo parla di sopraffazione mentre i napoletani, tuttavia, si sentono sollevati dallo scioglimento del sangue del Santo
Questi poveri uomini danno la morte e trovano la morte, perché la loro vita è segnata dalla morte. Poveri uomini che coinvolgono innocenti in nome di una sopraffazione che pensano di avere, di un’occupazione del territorio che pensano di avere