Napoli è una città bella, romantica ma difficile. Davvero credevate che San Gennaro fosse l’unico patrono a gestire le innumerevoli richieste di grazia dei cittadini partenopei? Non tutti lo sanno ma in realtà San Gennaro ha una “collega”: si tratta di Santa Patrizia.
Figlia di Costantino il Grande, Santa Patrizia è la compatrona di Napoli e si festeggia ogni 25 agosto. La sua è una storia di coraggio e totale devozione verso Cristo. È considerata la protettrice delle single. Anche se a noi piace pensare che sia la protettrice delle donne che si sentono libere di essere tali e che hanno il coraggio, come lei, di dimostrarlo.
Santa Patrizia di Costantinopoli nacque nel 350 d.C. e fin da giovane fece voto di verginità. I genitori per lei, però, scelsero un altro destino, le imposero un matrimonio con un uomo facoltoso, ma Santa Patrizia, pur di non infrangere il suo giuramento, scappò a Roma, aiutata dalla sua nutrice, Aglaia, e qui Papa Liberio la sposò ufficialmente a Cristo
Con la sua decisione, Patrizia, rinunciò alla propria eredità, disponendo che fosse donata ai poveri. Dopodiché intraprese il suo viaggio verso la Terra Santa. Tuttavia il viaggio non fu semplice. Una forte tempesta costrinse l’imbarcazione a trovare rifugio a Napoli. Le fu offerta ospitalità presso il Monastero dei Monaci Basiliani. Purtroppo la sua permanenza non fu molto lunga, la povera Patrizia morì colpita da una malattia all’età di 21 anni.
Anche se trascorse poco tempo nel capoluogo campano, Patrizia, si fece conoscere per il suo animo caritatevole e così incontrò la devozione dei napoletani. Per sua disposizione le sue spoglie furono trasferite nel monastero dei Santi Nicandro e Marciano a Caponapoli prima e poi presso la Chiesa di San Gregorio Armeno nel 1864, custodite dalle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia dette “Patriziane”, ordine monacale che nacque dopo la sua morte.
Leggenda del miracolo di Santa Patrizia e scioglimento del Sangue
Il prodigio di Santa Patrizia è noto dal XII secolo e riguarda il trasudamento della manna: un liquido simile all’acqua venuto fuori dalle pareti sepolcrali del corpo.
La liquefazione del Sangue, invece, avviene pare ogni martedì, quindi non ha tempi simili a quelli di San Gennaro. In questo giorno particolare e ovviamente il 25 agosto chiunque può recarsi presso la sua tomba e chiedere una grazia.
La leggenda invece narra che un cavaliere, afflitto dalle sue sofferenze, devoto a San Patrizia, un giorno, si recò presso la sua tomba per pregare. Lo fece tutto il giorno fino a quando la devozione estrema lo portò a sollevare l’urna, in cui era custodita la vergine, per cavarle un dente. Dalla bocca di Patrizia uscì del sangue, come se fosse ancora viva. L’episodio fu definito come un miracolo, per questo il sangue fu raccolto in alcune ampolline e da secoli, ogni anno, il 25 agosto, avviene il miracolo dello scioglimento del sangue, come quello di San Gennaro e tutto ripreso dalle telecamere.
Il miracolo della liquefazione del sangue di Santa Patrizia è stato poi certificato anche dalle autorità ecclesiastiche. Tuttavia, la Santa, oltre ad essere protettrici delle single, riceve preghiere e richieste di grazia anche dalle donne che cercano marito sperando in un buon matrimonio. È inoltre considerata anche protettrice dei naviganti, partorienti e dei bisognosi.
Di seguito vi riportiamo la preghiera rivolta a Santa Patrizia:
O prodigiosa Vergine Santa Patrizia,
mia avvocata e protettrice,
che negli ultimi momenti della vostra vita
otteneste da Gesù
consiglio e divina protezione a tutti coloro
che a voi si rivolgessero per aiuto,
ottenetemi da Dio
la salute dell’anima e del corpo,
la vittoria sul Demonio e sulle passioni;
allontanate le avversità che mi circondano,
consolatemi nelle presenti tribolazioni.
Ottenetemi il perdono dei peccati
e l’ingresso nel regno del Cielo.
Siate porto di salvezza
ai naviganti
e tutela alla nostra città.
Diffondete speciale patrocinio sopra di me
e su tutti i vostri devoti,
affinché il nome santo di Dio
sia benedetto, glorificato,
esaltato e lodato da tutti
nei secoli dei secoli.
Amen